Mese: giugno 2016
Felicetta 750
La moto si chiama Felicetta, nome dato dal proprietario per richiamare una senzazione di frizzantezza e gioia, stesse sensazioni che gli procura la sua amata suzuki. Dopo essersene innamorato ed averla acquistata appena uscita, quest’anno ha deciso di apportare delle modifiche incaricandomi di tirarne fuori l’anima da classica naked con un richiamo alle 750 degli anni 70. Le richieste erano di mantenere la moto biposto e la possibilità di accedere al vano inferiore per riporre eventuali oggetti e/0 documenti. Oltre a questo vi doveva essere la possibilità di montare un sissy bar nella parte posteriore, insieme a 2 borse laterali, nell’eventualità si dovessero affrontare lunghi viaggi. Il telaio è stato accorciato di circa 10 cm, chiuso con una curva, studiando l’attacco per il nuovo parafango posteriore, più corto. Non volendo creare troppi vuoti, i fianchetti laterali sono stati alleggeriti andando ad integrare una presa 12V per il navigatore satellitare sul lato destro, e il blocchetto per l’apertura della sella sul lato sinistro. La forcella è stata sfilata di circa 2 cm per migliorare la guidabilità oltre ad aver sostituito il manubrio con uno leggermente più largo. La grande strumentazione e il vecchio parabrezza sono stati eliminati lasciando spazio ad una strumentazione più minimale e montata in maniera asimmetrica. Un fanale più piccolo è stato arretrato ed inastrato tra gli steli della forcella. Il parafango anteriore è quello originale ma è stato abbondantemente lavorato e minimizzato. Il terminale di scarico dona un suono più corposo oltre ad una estetica molto più snella.